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Roma, 9 aprile 1572
Med. 5087, n. 45 (c. 118r).
Nostro Signore si va trattenendo in questo tempo che vaca dai negotii con varie cose, fra le quali i vasi di vetro li dilettano particolarmente, però m’è parso dirlo a Vostra Altezza et pregarla che le piaccia quanto prima farne una cassetta, dove siano diversi bicchieri con coperchio, vasi da acqua, da fiori, ampolle, secchie et simili cose, per donargliele, acciò con esse vada passando questi giorni lunghi che egli malvolentieri, se ben necessariamente, consuma in otio. Quanto prima verranno tanto più saranno in tempo, ond’io, per haverli presto, espedisco questa staffetta et harò caro che Vostra Altezza con qualche buona occasione presto gli mandi.
Sua Santità sta assai bene, ma non si vede in lei notabile acquisto, se ben la virtù si mantiene assai gagliarda. Alle sue de’ vii risponderò con l’ordinario di Genova et, se sarà possibile, si eseguirà quanto ella desidera, se ben diffido potersi far cosa buona fin a qualche avviso dell’amico, il quale per ciò è bene che cominci il suo negotio et scriva. Intanto gli bacio la mano.
Di Roma li viiii di aprile 1572.