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Roma, 3 agosto 1571
Med., 5085, [già num. 262] cc. 556r-v.
La lettera de’ 24 scrittami da Vostra Altezza su la sua partita mi fu tanto più grata quanto col bisognare manco mi mostrò maggiore la sua amorevolezza, ond’io ho solo a ringratiarlane per questa et quel che credo potere fare a quest’hora, allegrarmi seco del suo salvo ritorno, come fo anche della sodisfattione che ella ha gustato in questo volo, et del servitio che se n’ha da sperare per le cose publiche nella opinione et nell’effetto, per i quali rispetti Sua Santità, quando glie n’ho detto, ha molto lodato la prudenza di questo fatto et mostratone molto piacere. La cortesia usata al padre Toledo fu tale che ragionevolmente lo n’harà mandato ben contento et si può stimare bene impiegata.
Io, non avendo che dire delle cose del mondo, le fo parte d’una risposta di Sforza a Rusticuccio, la quale m’ha dato un’agente suo, et in questa materia non posso dirle altro, non sapendo che ci sia nuovo ordine.
Raccomando a Vostra Signoria Illustrissima Bartolomeo Pierucci, povero //c. 556v.// lucchese, il quale per essere stato trovato di passaggio, secondo intendo, nelle montagne di Pistoia con archibuso a ruotaa resta condennato in 300 scudi de quali desideraria gratia o permutatione in pena più leggera, sendo inhabilissimo a pagare questa. Ogni comodo che gli si faccia sarà ricevuto a molta gratia da Sirleto, a instanza di cui gliene scrivo, et io ancora le n’harò obligo. Le propongo et raccomando anco messer Troilo Mattiolo da Fabriano per la Ruota di Firenze, non potendo mancare di quest’offitio alla buona relatione che ho di lui et da un amico che strettamente me ne prega, al quale vorrei poter dar segno d’averlene scritto. Et con questo fine mi raccomando nella buona gratia di Vostra Altezza.
Di Roma li 3 di agosto 1571.
a Con archibuso a ruota ms. interlinea superiore.