Il cardinal Ferdinando a Giovanna d’Austria

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Roma, 18 gennaio 1571

Med. 5085, [già num. 159], c. 320r.

Serenissima Signora mia osservandissima,

sebene della prosperità del viaggio et arrivo mio potevo rimettermi al ragguaglio che harà Vostra Altezza dal Signor Principe, tutta via ho giudicato convenire a mio debito di fargli sapere con mia carta che lunedì giunsi con salute et con manco straccheza di quella che poteva prometterne la stagione et la conditione delle strade.

Da Sua Santità fummo accolti don Pietro et io molto benignamente et a pari d’ogni altra cosa in quel primo complimento veddi aggradirsi quel che io, basandole i piedi per Vostra Altezza, li esposi della continua devotione sua verso Sua Beatitudine, la quale all’incontro volse sapere di lei minutamente et ringratiandola le diede mille beneditioni. Nel resto io sono qua con desiderio tanto maggiore d’esser commandato da Vostra Altezza quanto il servirle talhora stimo havermi a valere non solo per debito et sodisfattione mia ordinaria, ma in vece anco di quello ossequio ch’io non le posso fare di presentia. Però faccia nascere spesse occasioni di comandarmi ch’io l’harò per molta gratia da lei, alla quale fra tanto con ogni affetto baso la mano.

Di Roma li xviii di gennaro mdlxxi.

Di Vostra Altezza

Affetionatissimo servitore Ferdinando cardinal de Medici.