Il cardinal Ferdinando a Giovanna d’Austria

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Roma, 22 maggio 1571

Med. 5085, [già num. 207], c. 422r.

Serenissima Signora mia osservandissima,

messer Piero mio secretario nel suo ritorno m’ha reso la carta di Vostra Altezza piena della sua solita humanità et fattomi certo d’haverla trovata verso di me tanto amorevole che, sebene in questa parte non può dirmisi cosa nuova, m’ha però data infinita consolatione. La ne ringratio quanto debbo et, se ben niente di me posso offerirle che già un pezo non sia sotto alla sua dispositione, me le offero non di meno et l’assicuro che, qual io mi sia, sono pure il più certo servitore che ella habbia, come conoscerà sempre, et con ogni affetto mi raccomando nella buona gratia di Vostra Altezza.

Di Roma li 22 di maggio 1571.

Affetionatissimo servitore Ferdinando cardinale de Medici.