Il cardinale Ferdinando al granduca Cosimo I

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Roma, 9 gennaio 1570

Med. 5085, [già num. 96], c. 186r-v.

Il priore di Barletta stamane è stato a desinare con me a posta per iscoprirmi i disegni, gl’aiuti et desideri suoi intorno al cardinalato, come ha fatto, dicendomi che l’imperatore lo porta con ogni favore et da Alessandrino et da quest’altri ha tale arra che non sta senza molta speranza di buon successo. Però sperando che Vostra Altezza, come havea sempre mostrato amorevole protettione della casa sua, così saria per rendersi favorevole alla persona di lui, il quale da lei più che da ogni altro si prometteva et riconoscerebbe questo honore in ogni tempo, ricorreva per ciò all’aiuto suo con pregar me, che da me stesso et col nome di lei lo raccomandassi a Sua Santità sopra di ciò con buona occasione. A che, havendo io in somma risposto che poco poteva uscire da me et che, quanto io pur valessi, lo impiegarei sempre a honore et servitio suo, ma che il nome di Vostra Altezza non usarei già per alcuno senza sua commessione espressa, mi pregò molto strettamente a intercederli con lei questa gratia, mostrando //c.186v.// che saria per rendersene grato in tutte le occasioni. Così io non havendo potuto negarlo alla molta instanza sua, ho voluto darlene conto et la supplico a rispondermi la sua volontà circa il desiderio di questo signore, il quale invero è molto da bene et si mostra amorevole nostro.

Quel che m’occorresse dir a Vostra Altezza di più delle cose di qua, havendolo scritto al Signor Principe prima che mi si desse l’occasione di questa carta, le dovrà esser communicato da lui, ond’io resto raccomandandomi nella buona gratia sua, con pregar Dio per la conservatione et ogn’altra prosperità sua.

Di Roma li viiii di gennaro 1570.