Il cardinale Ferdinando al granduca Francesco I, a Firenze

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Roma, 19 agosto 1585

Med. 5092, n° 70 (c. 175r), firma autografa

//c. 175r//
 
Nostro Signore chiamando hora a Roma il signor Scipione Gonzaga ha dato a molti occasione di discorrere molte cose, ma li più sapendo, che egli è amato da Sua Beatitudine, tribuiscono questo più a volontà che ellaa habbia di honorarlo del cappello, che ad  altro, poiché tutti si accordano che questo settembre sia per farsi una promozione. Il predetto signore dovrà passare di costà  facilmente, et lassarsi rivedere da Vostra Altezza, però la prego che oltra quel che la faria con esso per se stessa, resti servita di honorarlo tanto più per amor mio, et con questa occasione penetrare con la sua destreza, qual disegno vi sia della sua persona, poiché fin’hora non ho potuto io cavarne altro lume, nella fretta particolarmente che mi fa il Capilupo [1] il quale spedisce l’ordinario predetto con una staffetta. Et le bacio la mano.
Di Roma li xviiij di agosto M.D.LXXXV.

 
a ella  risulta corretto su egla.