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Roma, 16 agosto 1586
Med. 5092, n° 144 (c. 387rv), firma autografa
//c. 387r//
Quel ch’io dissi del Sega [1] l’ha detto a me più volte Olivares [2], mal sodisfatto delle sue relationi, et particolarmente d’una scrittura strana fatta in materia di iurisdittione a Sua Santità. Di quel ragguaglio di Spagna pare molto verisimile quel che Vostra Altezza mi risponde, poich’ancor’io (sic) credo, che non vi sia cagione se non d’amore. Della preda delle sue galere havevo avviso di qua, il quale portava diverso da quel che Vostra Altezza dice, che l’havevano posata, et erano tornate fuore, ma credo che meglio avvisata sia Vostra Altezza con la quale m’allegro della fortuna loro, et li desidero felice ritorno fra tanti legni, che stanno per quelli mari. All’importunità di questo taromante Marta non ho potuto negare di vedere et mandare a Vostra Altezza questa sua qui alligataa con l’offerta del secreto, intorno alla quale faccia lei quella consideratione, et resolutione, che stimarà di suo servitio versando in materia, che costà dovrà essere molto bene intesa. Alli ambasciatori cesarei [3] è stata sì bene inacquata la risposta che restano malissimo sodisfatti, poiché Sua Santità dice, che se per caso alcuno Parma ricorresse a lei, non potria, come Principe supremo non udirlo allogando un altro papa, ch’usi l’appellationi interposte dalle //c. 387v// sententie imperiali etc. Onde essi non vogliono il breve, ma lassaranno mandarlo al nuntio, et se ne partiranno canzonando bene di Roma fra via, et poi anco alla Corte. Il Re Cattolico [4] ha mandato sette mila scudi a questi nipoti del papa, tre mila in pensioni a Montalto [5], et quattro mila in una commenda al signor Michele [6], che tutti dice l’hanno accettata, et hoggi il cardinale è venuto a darmene conto. Hanno fatto la relatione di conti dell’acqua in forma amplissima et chiarissima talché non vi resta più che dire, et sendosi pagati li danari di mano in mano con le misure si sa che vi resta debito assai. Con che a Vostra Altezza bacio la mano.
Di Roma li xvj d’Agosto M.D.LXXXVJ.
Quel ch’io dissi del Sega [1] l’ha detto a me più volte Olivares [2], mal sodisfatto delle sue relationi, et particolarmente d’una scrittura strana fatta in materia di iurisdittione a Sua Santità. Di quel ragguaglio di Spagna pare molto verisimile quel che Vostra Altezza mi risponde, poich’ancor’io (sic) credo, che non vi sia cagione se non d’amore. Della preda delle sue galere havevo avviso di qua, il quale portava diverso da quel che Vostra Altezza dice, che l’havevano posata, et erano tornate fuore, ma credo che meglio avvisata sia Vostra Altezza con la quale m’allegro della fortuna loro, et li desidero felice ritorno fra tanti legni, che stanno per quelli mari. All’importunità di questo taromante Marta non ho potuto negare di vedere et mandare a Vostra Altezza questa sua qui alligataa con l’offerta del secreto, intorno alla quale faccia lei quella consideratione, et resolutione, che stimarà di suo servitio versando in materia, che costà dovrà essere molto bene intesa. Alli ambasciatori cesarei [3] è stata sì bene inacquata la risposta che restano malissimo sodisfatti, poiché Sua Santità dice, che se per caso alcuno Parma ricorresse a lei, non potria, come Principe supremo non udirlo allogando un altro papa, ch’usi l’appellationi interposte dalle //c. 387v// sententie imperiali etc. Onde essi non vogliono il breve, ma lassaranno mandarlo al nuntio, et se ne partiranno canzonando bene di Roma fra via, et poi anco alla Corte. Il Re Cattolico [4] ha mandato sette mila scudi a questi nipoti del papa, tre mila in pensioni a Montalto [5], et quattro mila in una commenda al signor Michele [6], che tutti dice l’hanno accettata, et hoggi il cardinale è venuto a darmene conto. Hanno fatto la relatione di conti dell’acqua in forma amplissima et chiarissima talché non vi resta più che dire, et sendosi pagati li danari di mano in mano con le misure si sa che vi resta debito assai. Con che a Vostra Altezza bacio la mano.
Di Roma li xvj d’Agosto M.D.LXXXVJ.
1. Cfr. la lettera n° 57, nota 17.
2. Cfr. la lettera n° 7, nota 1.
3. Cfr. la lettera n° 69, nota 1.
4. Cfr. la lettera n° 19, nota 3.
5. Cfr. la lettera n° 45, nota 8.