Il cardinale Ferdinando al principe Francesco

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Roma, 6 gennaio 1570

Med. 5085, [già num. 94], c.180r.

In risposta delle sue de’ 2 m’occorre dirle che nel contento che le dava la nuova di mia salute ho io riconosciuto con altrettanto piacere l’amore suo verso di me et postolo in augumento delli oblighi che le tengo. Il parto di Sua Altezza, comunche non habbi interamente risposto all’espettattione et desiderio mio, m’è stato di gran contento per la sua facilità et per l’acquisto di così bella creatura, della quale mi allegro con Vostra Eccellenza et della salute di Sua Altezza parimente, pregando Iddio che ogni dì le dia novi, et maggior contenti.

Ho visto quanto le viene scritto del mio ministro di Carrara et mi è dispiaciuto infinitamente se li è caduto in animo et habbia esequito pensieri così vituperosi. Le cose mie di là sono in termine che non può farmi danno rilevante. Tuttavia dopo alcuni avvisi ch’io n’aspetto, mi risolverò di mandar persona certa a riveder il tutto per provedere all’honore et all’utile secondo che si giudicarà espediente. In tanto a Vostra Eccellenza baso la mano dell’avvertimento et, rimettendomi a quel che io scrivo al Gran Duca mio Signore per ragguaglio delle sue commissioni, et al Concino per risposta et per altro, in buona gratia di Vostra Eccellenza mi raccomando con tutto l’animo.

Di Roma li vi di gennaro mdlxx.

[Post scritto] Pregato dal signor cardinale Dolfino, strettamente raccomando a Vostra Eccellenza il signor Niccolò di Spinello Piccolomini per uno de Capitanati di Siena che egli desideraria da lei, la quale dice che dal signor Federigo potrà haver tal relatione d’esso che per le qualità sue lo troverà capace di questa gratia. Prego Vostra Eccellenza a consolare quel gentil’homo et il cardinale insieme, ch’io con essi le n’harò obligo.