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Roma, 5 febbraio 1569
Med. 5085, [già num. 12], c. 22r.
Quel che io scriva al signor duca nostro padre con questo mio che spedisco a posta dovrà saperlo Vostra Eccellenza con la communicazione della lettera istessa, ond’io non havrò se non a visitarla con questa et darle nuova della continuatione di mia salute et del desiderio che ho di servirle, non sendo dopo l’ultime mie occorso cosa che ricerchi la diligenza della penna. Attenda Vostra Eccellenza a conservar sana se stessa et me nella gratia sua, ch’io con questo le prego ogni contento et prosperità.
Di Roma li v di febraro 1569.