Lettera di presentazione a favore di Teodoro Lazacchi

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[Roma, ottobre 1585]

Med. 5092, n° 84/2 (c. 205rv)

Allegata al n° 84 (c. 204r)
 
// c. 205r//

Il gintilhuomo il quale se prepone all’Altezza Vostra s’obligarà insegniarli, un secreto, da fare un’opera fina et reale, per virtù della quale si vedrà convertire il ramo in argento fino di cappella, che starrà poi a tutte le prove di zecha.
Obligandosi anchora che una parte di detta opera andarà sopra molte parti di ramo cioè secondo la perfettione, che haverà nel principio et dopoi andarà sopra più moltiplicando et crescendo in virtù et quantità. In virtù in tramutare ramo in argento in molte parti. In quantità poi, in multiplicatione di detta opera.
Promettendo che infallibilmente, in termine di quattro mesi, mostrarà l’effetto di detto secreto, et si vedrà il ramo convertito in argento.
Né v’andarà magior spesa, di sessanta scudi intorno, et più, et meno secondo la quantità che s’havera a fare di detta opera la quale poi bastarà haverla fatta una //c. 205v// volta per sempre. Perché cresendo quella in virtù, nel crescere multiplicarà infinitamente, sì come dice il detto gintilhuomo haverne visto verissima esperientia, essendo che in otto mesi l’haveva ridotta a tal termine, che andava sopra sessanta sei parti di ramo, il quale se convertiva in argento fino, se non fusse intravenuta una disgrazia, la quale l’Altezza Vostra saprà a boccha.
Promette anchora il detto gintilhuomo che a fare la sopradetta opera bastarà la fatigha di un huomo solo. Et acciò non se dubbitasse che le materie che vi vanno sieno alterate  ordinarà solo, le materie che v’andaranno, et dopoi, si potranno pigliare in quella drogaria, che comandarà Sua Altezza.