Il cardinale Ferdinando al granduca Francesco I

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Roma, 29 novembre 1586

Med. 5092, n° 167 (c. 436r), firma autografa

//c. 436r//
 
Se la promotione sarà di quella sorte che Vostra Altezza spera, crederei ancora io che portasse più commodo, che disturbo alle cose nostre, ma potendosi meno errare co’l giudicarne dalla passata, io non posso stare senza qualche dubio del successo, et pur non lassarò di fare la mia parte, come la ricorda.
Dal signor Virginio [1] non ho lettere ancora, responsive a quella mia che haveva communicata a Vostra Altezza, le aspetto per valermene, come sarà servitio del negotio. Et intanto ho sentito piacere della resolutione di lui, che bene sapevo dovere essere conforme al consiglio di Vostra Altezza. Alla quale non ho che dire altro questa sera che torno dalla campagna dopo due giorni che vi sono stato; et però co’l fine le bacio la mano.
Di Roma li xxviiij di novembre M.D.LXXXVJ.