Il cardinale Ferdinando al granduca Francesco I, a Firenze

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Roma, 21 marzo 1587

Med. 5092, n° 190 (c. 489r), firma autografa

//c. 489r//

Montalto [1] et la Signora Camilla [2] stanno saldi circa il parentado, et credo potere affermare che non vi sia altra pratica udita se non come ho detto, et che nessuna n’andarà attorno che io non la sappia, havendo tutti li più confidenti loro apertamente miei. Ragionerò con questi medici dell’acqua del Tettuccio, et del giovamento che Vostra Altezza n’haveva ricevuto, accioché trovandosi proportionata al mio bisogno, si possa farla venir fresca, et buona per il suo tempo.
Prudentemente ha fatto Vostra Altezza non seguendo il papa per le vie delle rotte, poiché si conosce ogni dì più che da natura più che da mala volontà nascono queste scappate. Vorrebbe i miracoli in ogni cosa, et non rispondendo alla sua voglia, sborra senza distintione alcuna con tutti. Credo che in questa con Vostra Altezza si sarà tanto più compunto quanto meno conveniva, et quanto può considerare d’haver con minor respetto esceduto i termini, a quali non potendo io negare che lo strano mi pareria che s’accostasse di nuovo, ho detto al Gerino [3], quel che nel mio particolare ho trovato buono per rimetterlo a segno, et se dopo li complimenti et soddisfattioni a sangue freddo lo farà, credo che ne nascerà, che non si sentiranno di nuovo queste sparlate da dare materia a tristi di ponere legna a fuoco, poiché non è anco natura se non tale, che si reprime in qualche modo. Grandissimo travaglio havevano la sorella et li nipoti [4], dal quale sono restati recreatissimi, quando gl’ho detto di qual maniera Vostra Altezza si fusse risoluta; et questo ancora mi conferma nel fondamento che fanno nell’amicitia nostra, non sendo tali, che sapessero simulare. Mi ha reso consolatissimo quanto m’ha referto il Gerino della volontà amorevole che Vostra Altezza mi serba, come quello che l’ho pretesa sempre, et ingegnatomi di meritarla, come farò sempre. Et le bacio la mano.
Di Roma li xxj di marzo M.D.LXXXVIJ.


4. Intende verosimilmente la sorella del papa Camilla Peretti e i due pronipoti Alessandro e Michele Damasceni Peretti.