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Roma, 19 maggio 1587
Med. 5092, n° 198 (c. 504r), firma autografa
//c. 504r//
Nostro Signore publicò poi monsignor Canobio [1] per nuntio appresso Vostra Altezza et pare che dia prescia alla partita. Per Francia ha publicato monsignor Morosino [2] vescovo di Brescia homo di quel valore che Vostra Altezza sa. E’ molto amico mio, et in diverse occasioni l’ho potuto conoscere inclinato al servitio di Vostra Altezza Onde havendomi communicato Sua Santità questo pensiero, io non seppi se non lodarlo, massime che mi trovavo già altra volta havere parlato di lui con molto honore. E’ sollecitato et dovrà prima venirsene qua. E’ bene parente di Cornaro [3], ma non già punto amico suo. Olivares [4] non ci ha havuto gusto, et haria voluto che si fusse operato di tirarlo a dietro, ma io destramente ho mostrato, che entrarei malvolentieri in quel che non potesse trattarsi con più speranza, et che già fusse tanto stabilito.
S’è finito il Capitolo generale de zoccolanti, nel quale è riuscito Generale, come desideravo il padre Tolosa [5], parente di don Giovanni Idiaques [6] raccomandatomi da lui, et anco dal Re [7] istesso, et spero che sarà con molto servitio di quest’ordine per le sue conditioni molto bene conosciute. Et sendo quanto m’accade, le bacio la mano.
Di Roma li xviiij di maggio M.D.L.XXXVIJ.