Il cardinal Ferdinando al principe Francesco

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Roma, 30 marzo 1569

Med. 5085, [già num. 50], c. 86r.

Li cardinali Savello et Santa Croce furono hiermattina a desinar con me et per amorevolezza, et per trattar meco certo desiderio loro che Vostra Eccellenza più particolarmente intenderà dal memoriale ch’io perciò le mando incluso. Quel capitano Innocentio, per la sua mala vita, debbe esser degno che ciascuno lo perseguiti. Et Savello, per quel ch’egli ha trattato contra la sua persona, desidera sommamente che dalla iustitia di costà sia ritrovato il fondamento di tal sue machinationi et fatto poi di lui quel che parrà a Vostra Eccellenza, da cui desidera anco Santa Croce il medesimo con pari affetto circa quell’Antonio corso. Et tutte due m’hanno pregato con grand’instanza a intercedergli questo favor da lei, mostrando di stimarlo molto et di volergliene restare grandemente obligati. Pregato adunque da essi, le propongo questo lor desiderio et la prego a compiacerli di quanto può, dicendole che, oltra che debbe credere che piacerà molto a questo sacro collegio il vedersi che la non permetta sicurezza ne luoghi di sua iurisdittione a chi ardisca macchinare contra i membri di esso, io lo riceverò per molto favore da lei, alla quale con questo fine bacio la mano.

Di Roma il dì 30 di marzo 1569.