Il cardinal Ferdinando a Giovanna d’Austria

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Roma, 28 aprile 1569

Med. 5085, [già num. 64], c. 111r.

Serenissima Signora mia osservandissima,

poi che non posso esser presente a godere dell’allegrezza comune di casa nostra per l’honor che riceve nella venuta del Serenissimo Arciduca fratello di Vostra Altezza et sodisfarmi di conoscerlo et darli testimonio con la voce propria della servitù mia verso di lui, mando questo mio gentil’homo a far questo offitio per me, al quale ho commesso intanto che con Vostra Altezza si allegri di questa contenteza et nel resto la certifichi ch’io mi conservo tuttavia il medesimo amorevolissimo servitore suo et ogni dì tanto più desideroso de suoi comandamenti, quanto ella me n’è più scarsa. Pregola a udirlo et crederli et, rimettendomi a lui nel resto, le bacio la mano con ogn’affetto.

Di Roma il dì 28 d’aprile 1569.

Di Vostra Altezza affetionatissimo servitore Ferdinando cardinal de Medici.