Il cardinale Ferdinando a Giovanna d’Austria

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Roma, 28 dicembre 1569

Med. 5085, [già num. 87], c. 163r.

Serenissima mia Signora osservandissima,

ho espedito con salute il mio viaggio et con manco fastidio et straccheza di quella che la stagione cruda parea che dovesse portarmi. Con Nostro Signore ho complito in nome di Vostra Altezza secondo che la si contentò di commandarmi et non potrei trovar parole da esprimerle la dolceza che ella sentiva d’intendere di lei et l’amore che ella mostra di portarle per le qualità sue singolari, delle quali non potea satiarsi di predicare, sempre benedicendola con augurarle felicità nel parto imminente et nell’altre cose sue et con pregargliela ancora. Di tutto ho voluto darle ragguaglio per visitarla intanto et ricordarle che, non potendo ella consolare per hora con altro più che col comandarmi il desiderio mio di servirle presente, nessuno favore potrà farmi maggiore che comandandomi spesso alcuna cosa di sua sodisfattione. Di che con ogni affetto la prego, et nella sua buona gratia mi raccomando.

Di Roma li xxviii di dicembre mdlxviiii.

Di Vostra Altezza affetionatissimo servitore Ferdinando cardinal de Medici.