Il cardinal Ferdinando al principe Francesco

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Roma, 24 febbraio 1571

Med. 5085, [già num. 171], c. 350r.

Venendo il Galgano, ho voluto con esso visitar Vostra Altezza, se ben col corriere, che pur finalmente sarà partito hoggi per cotesta volta, le ho scritto a lungo. Per esso intanto le mando qui alligata la lettera che Sua Santità scrive a Vostra Altezza in risposta de la che io le presentai, fattami dare da lei questa sera senza altro ordine che d’inviarla a buono ricapito, il quale per questa mano so che non le mancarà.

In risposta della sua de’ 19 poco mi occorre, se non che anco alle cose di Francia tengo la mira et vedrò che si proveda quivi et altrove conforme al servitio nostro. Né haremo impedimento, spero, da Rusticuccio, sendo egli per fare quanto vorrà Alessandrino che vorrà il medesimo con noi. Et quanto il vescovo Salviati harà posto mano al negotio all’hora vi sarà più occasione di stringere. Della Lega non si è scoperta qua cosa alcuna, ma per ogni modo mi saria stato caro sentire quel che veniva scritto a Vostra Altezza, nella cui buona gratia mi raccomando.

Di Roma li 24 di febraro 1571.