Il cardinal Ferdinando a Bartolomeo Concini

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Roma, 16 marzo 1571

Med. 5085, [già num. 179], cc. 367r-v.

Magnifico mio amatissimo,

la lettera del Gran Duca mio Signore, che con l’altre comparse martedì mattina, si diede in propria mano di Sua Santità come voi ordinasti in suo nome. Del cardinale da Este qua si sentono le medesime vanità che pur mostrano a noi che non dobbiamo dormire, vedendosi generalmente che il trattenere con altro che con belle parole opera notabilmente nell’animo d’ogni sorte di homini.

Dal Camaiano son ragguagliato di quel che scrivevi dovermisi comunicar da lui et me ne servirò, come voi ricordate, per mia solo notitia.

Vi ringratio di quanto promettete per il signor Horatio et per il negotio de 3 mila scudi di ciò che havevi fatto per questi miei creati in quella vacanza del Gaddi.

La risposta nel caso del cavaliere Carducci è stata bonissima per la intentione mia, che fu di sodisfare ad altri et non di ingerirmi in esso.

L’arcivescovo di Bi[senson] è prelato gentilissimo et mentre è stato in questa corte m’ha fatto tanto ossequio che io ho cagione d’amarlo et farli servitio.

Nostro Signore, informato della vita et pietà della signora Claudia de la Bauma sua sorella, l’ha levata dal monasterio dove ella era professa et datole la cura del monasterio di Balma nel contado di Borgogna, vacato alcuni mesi sono. La quale espeditione portando egli in questo ritorno suo desidera che da loro Altezze le sia favorita appresso al duca d’Alva caldamente per il possesso. Harò caro che lea supplichiate in mio nome ad esserli cortesi di questa et altre dimostrationi amorevoli, certificandole che saranno impiegate in un signore principale nelli paesi di là et meritevole della gratia loro. Che è quanto m’occorre in risposta et per altro, et prego Dio che vi contenti.

Di Roma li xvi di marzo mdlxxib.

//c.367v.// [Post scritto] Sebene la risposta di Venetia sopra la Lega va tardando, si spera però fermamente buona et già si parla de legati, che al sicuro saranno cardinali, se ben non manca chi tenga il contrario. Fra questi si pone Commendone, stimato mal sodisfatto di loro Altezze (per le cose del Carnesecchi et per altro), et per ciò, come per molte amorevolezze usateli da loro nelle cose suec , amico de ferraresi et con poco gusto di questa coronatione. Quanto sia a proposito non lo so, come poco so anche che fare, non sapendo quel che Sua Altezza habbia scritto a Nostro Signore et non havendo risposta di più mie. Questo conosco io bene: che con più arte ci bisognaria attendere al guadagno et alla conservatione degl’homini se vogliamo averli nostri in queste occasioni.

Vostro servitore cardinale de Medici.

Con Amulio non so se sia a proposito tenere altra corrispondenza, sendo egli un certo homo da sperarne poco di buono.

a Le interl. sup.
b Segue Voltate.
c Sue interl. sup. su loro barrato.