Il cardinal Ferdinando al principe Francesco

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Roma, 21 marzo 1571

Med.5085, [già num. 181], c. 369r.

Giovanni Contucci da Montepulciano, standosene fuor delli Stati di Vostra Altezza per le cagioni contenute nello incluso memoriale, disegnava di pigliare la gratia che ella fa a chi va o manda a servire sulle galere, ma qui non havendo trovato commodità d’homini da ponere in cambio suo, né la sperando dentro al termine che avanza così breve, desideraria per spetial favore che ella gliene prorogasse un mese almeno, sì che potesse provedere, o vero, quando ciò non le piacesse, gli concedesse al meno di potersi giustificare delle imputationi conforme a la domanda del detto memoriale. Ha interesse di servitù con Monsignor mio Illustrissimo Alessandrino il quale m’ha pregato a supplicare Vostra Altezza di queste gratie, mostrando desiderarle et che glie n’harà obligo, come harò io ancora per amore di lui ad instanza di cui le ne scrivo. Et con questo fine le baso la mano.

Di Roma li xxi di marzo mdlxxi.