Il cardinal Ferdinando al principe Francesco

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Roma, 16 maggio 1571

Med. 5085, [già num. 202], c. 417r.

Scrissi ultimamente per l’ordinario di Genova a Vostra Altezza quello che per all’hora m’occorreva et, quanto alla Lega, non è di poi occorso cosa di momento, standosi aspettando la risposta del corriero spedito a Venetia sopra l’interpretatione de capitoli negotiati con Sua Santità tra li ministri regii et l’oratore veneto, de quali pare che alcuno non sia così ben chiaro, sì come ella potrà vedere per l’inclusa copia. Non ho da aggiugnerli altro. Con tutte queste difficultà che si mettano innanzi, si tien per certo che la Lega si habbia da concludere in ogni modo, il che quando seguirà non mancarò di darne avviso per corriero espresso, sendo questa per mano di messer Ruberto Ridolfi, il quale se ne viene per le poste per andare in Spagna, sì come dovrà dar conto a Vostra Altezza, a cui bacio le mani.

Di Roma li xvi di maggio mdlxxi.