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Roma, 19 giugno 1571
Med. 5085, [già num. 232], c. 481r.
Con questo corriere ch’io spedisco con l’alligate per il granduca, le quali dovranno esser communi a Vostra Altezza, non m’occorre che visitarla et darli nuova della salute ch’io tengo, per gratia di Dio, con intera prosperità et della volontà di servirle. Domane finalmente potrà mandarsi tutto il dispaccio per Germania, sendo stato retardato sin qui dalle molte occupationi che porta l’andata d’Alessandrino. Intanto Vostra Altezza harà visto quanto io le scrissi domenica intorno alla partita che sarà per mare et da Civitavecchia, se si haranno le galere del duca di Nivers, come io le dissi. Però è necessario avvertirvi per inviar qua quel che le occorre che egli porti per sua instruttione intorno al servitio di Vostra Altezza et senza dilatione, non sendo egli per interponere tempo quando saprà d’havere dette galere. Che è per fine, col quale gli baso la mano.
Di Roma li xix di giugno 1571.