Il cardinal Ferdinando al granduca Cosimo I

Fu tentato Nostro Signore per vedere se si contentava di concedere quel sito di strada Giulia per fabricare, et sendomi referto che egli era molto alieno da alienar cosa alcuna della Camera, mi son resoluto che non se ne faccia altra instanza. Mentre si stava maneggiando questa pratica, l’ambasciatore andò molto meglio esaminando questo sito di Campo Martio et vi disegnò una casa molto comoda et capace, et honorata da potersi fabricare et habitare insieme la medesima che hora tengo, riuscendo il sito molto largo. Porta il disegno a Firenze per mostrarlo a Vostra Altezza; la quale io per non gravare di questa spesa, andavo pensando se fusse stato bene aspettar che per morte di Ferrara fusse vacata quella di Montegiordano et pigliarla da questi Orsini, i quali credo che tutti me la concederebbono, se ben quivi ancora bisognaria spendere, come ella intenderà dallo Ammannato, il quale dovendole parlare sopra quanto mi occorre in questa materia, mi rimetto alla sua relatione, et alla deliberatione //c.11v// di lei lasso il murare o no, secondo che le parerà, sendo io (se ben porto così gravissima spesa di pigioni) per accommodarmi col gusto di Vostra Altezza, alla quale per fine di questa bacio humilmente la mano.

Di Roma li viii di gennaro 1572.

[Post scritto] La casa che io dico di Montegiordano l’ha Ferrara in vita sua. E’ di più signori Orsini, dai quali egli la condusse con certo sborso, il quale converrebbe far anco a me, oltra la spesa di restaurarla in molte parti. Il che sia per sua notitia acciò giudichi se meglio sia spender qui per commodo perpetuo di Casa nostra, che in casa d’altri, non so quando, per la vita mia sola.

[Rescritto autografo di Cosimo I]

Si risponderà al cardinale che quanto a quello che dissono della casa aspetteremo [...] l’ altre cose con piu resp[...] che altre.