Il cardinal Ferdinando al granduca Cosimo I

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Roma, 8 marzo 1572

Med. 5087, n. 25 (c. 73r).

A Nostro Signore con la prima buona occasione communicarò la risposta di Vostra Altezza intorno ai buoni ordini che la desidera sopra le galere, et so che n’harà molto piacere.

Vedend’io andar in lungo il catarro del cardinale Chiesa, lunedì in consistorio supplicai a Nostro Signore che sopra il negotio commesso a lui volesse udir qualcun altro, mostrandoli che ciò tornarebbe a proposito anco perché, partendo egli hora, non potria trovarsi a lo che occorresse far di più. Sua Santità rispose che Chiesa stava assai bene et che andarebbe da lei ogni volta che fusse informato et richiesto et che il metter il negotio in mano ad altri era un allungar più di quel che si desiderava. Et in somma mostrò di voler lui, il quale stava poi bene, et haria fatto il servitio, se non fusse stato sopragiunto da vertigini. Pur ha promesso per tutto domane volere havere espedito. Piacemi la persona sua in questa cosa perché il papa se ne sodisfa, et con effetto è integro sopra ogn’altro et per noi si mostra Amorevolef, se ben per ordinario par che habbia del ritrosetto. Del successo avvisarò Vostra Altezza, alla quale in tanto con ogni affetto baso la mano.

Di Roma li 8 di marzo 1572.

f Amorevole l’iniziale maiuscola è qui determinata dal fatto che è correzione di una lettera precedente.