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Roma, 26 gennaio 1585
Med. 5092, n° 11 (cc. 18r-19r), firma autografa
//c. 18r//
Ho molto piacere che Vostra Altezza rimanesse sodisfatta nel contenuto della lettera, che scrissi al signor don Pietro [1], et se, come le medesime cause haverebbe egli di esequirlo, così lo facesse non mi restarebbe da desiderare più oltre; staremo a vedere come la pigli, et fratanto il temperamento preso da Vostra Altezza nel rispondere in Spagna mi par che era stato buonissimo per salvare sé et lui secondo il suo disegno, et io non saprei se non pregarla di non levare la mano da lui et dalle cose sue, poiché (se pur così non basta il rispetto di Vostra Altezza) può pensare quanto peggio avverrebbe senz’esso. A Nostro Signore darò la risposta che ho da Vostra Altezza intorno alla separatione di Pienza da Montalcino, et pare che non restarà se non pensare al modo che il moderno vescovo [2] non perda, poiché non si può fare mentre egli vive senza la detta resignatione, alla quale non saria honesto di gravarlo se non con riservatione di frutti, o assignatione d’altrettanto in altre cose; sopra che io discorrò a Sua Santità per veder quel che si possa fare, se pur si volesse esequire di presente. Messer Clemente [3] molto gentilmente m’ha offerto, che il vescovo consentirà dove veda l’inclinatione di Vostra Altezza, mostrando di credere che non si vorrà con danno loro. Al cardinale Caraffa [4] risponderò nel particolare di quelli schiavi, come dice Vostra Altezza, et so che egli non replicarà poiché troppo ragionevole è la risposta. Se il signor Jacopo [5] fusse homo di più cuore, et di più negotio, più facilmente ancora si spignerebbe a cavar dal papa quella dichiaratione et ordine, che Vostra Altezza ricorda per le sue creature, ma poiché a questo è più freddo che non bisognarebbe, si va crescendoli tuttavia la necessità con li //c.18v// disgusti, che si pongono fra lui et Farnese [6], contra i quali non credo che gli Sforzi [7] in questo, o in altro tempo saranno stimati bastante sicurtà per lui, il quale sa d’hora in hora come senta et parli Farnese nel suo particulare, et la via, che Vostra Altezza haveva presa del nuntio [8] per offerirsi a Sua Santità è stata veramente la migliore che l’altra proposta.
Credo ancor io che Sua Beatitudine vorrà stare a vedere un poco come la passi il Quistello [9], nondimeno con buona occasione gliene dirò una parola per vedere se si potesse consolare monsignor Giustiniano [10] poiché anco intanto verria fatto il benefitio di cotesti suoi nipoti. Da Ferrara mi scrive don Alfonso [11] l’arrivo di quei principi di Mantova [12]; et io havendo trovato per sei giorni la stanza della marina a Cervetri con questi […] tempi molto buona, spero che Vostra Altezza trovarà il medesimo verso Pisa, et però lodo la resolutione che ella haveva fatta di trasferirvisi. Finalmente il papa ha resoluto mandar il cappello al cardinale di Siviglia [13], et con questa espeditione partirà il Magnano suo corriere fra due giorni. Che è quanto qui ho trovato di nuovo et quanto mi occorre, et le bacio la mano.
Da Roma li xxvj di gennaro M.D.LXXXV.
//c.19r// Poscritto
In questo ambasciatore di Venezia[14] non ho saputo scorger fino a hora spirito alcuno, che miri a quello effetto che Vostra Altezza haveva per avviso di Venezia, dove se hanno opinione, che giuntamente, o separatamente Vostra Altezza et io habbiamo fatto cattivi offitii qua nelle cose loro, sentono contra il vero, et non glielo dovrà dire il cardinale di Verona[15], il quale sa quel che ho fatto, et che con partecipatione, et con indirizi miei ha condotto le cose a quel buon termine che si trovano; et se di quello non si volesse far concetture dall’havermi egli (come scrissi) ritirato di parlare al papa, io veramente non n’ho altri inditii non havendo né loro, né dependenti da essi tenutomi ragionamento, che possa mirare a questo, come voglio credere, che né anco vi si fussero per metter altri, sapendosi hormai qualsia l’animo mio, et di qual maniera io sarei per rispondere a chi in qualunche modo volesse mettersi a mal fine fra Vostra Altezza et me. Vi starò per l’avvenire tanto più avvertito et di quello che scoprirò le darò particolare notitia.