Il cardinale Ferdinando al granduca Francesco I

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Roma, 30 gennaio 1585

Med. 5092, n° 12 (c. 29r), firma autografa

//c. 29r//
 
Altra volta raccomandai a Vostra Altezza don Tiberio la Grua, il quale ritenuto prigione per una archibusata data in rissa ad uno in Livorno, che se ne guarì, si trova finalmente rilegato alla galera. Hora venendo questo fratello del conte di Mossomoli [1] zio del detto la Grua per trattare con Vostra Altezza della liberatione, ho voluto farli questa mia, con la quale la prego che, havuta consideratione non solo del caso, ma della conditione della persona, voglia renderglisi gratiosa d’alcun temperamento anco per amor mio, certificandole, che come sommamente desidero di vedere gratificati questi signori, così glien’haverò molto obligo. Et le bacio la mano.
Di Roma li xxx di gennaro M. D. LXXXV.

 
1. Ottavio Lanza, conte di Mussomeli.