Parte di lettera mancante dell’inizio

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Med. 5092, c. 106r

//c. 106r//

Il signor Paolo [1] andò a trovare San Sisto [2], et per divertirlo da Farnese [3] del quale teme, offerse la figliola per moglie al fratello etc. Il cardinale lo ringratiò, ma se ne rise poi con li suoi. Io seppi dal signor  Jacopo [4] il fatto, et che lo stimava San Sisto mio motivo, et perciò lo persuasi di dire a San Sisto, che tutto quel dì havevo cercato Sua Eccellentia per dirli quel che havevo inteso della offerta del signor Paolo, acciò che mostrasse pur a San Sisto, che non era cosa da farvi fondamento, et che se il signor Paolo me l’havesse  communicata innanzi, forse per fuggir lo scoglio di Farnese o più tosto di Montalto [5] (perché San Sisto non fugge da Montalto), harei ricordatoli altra via, che questa mal pensata da lui, et forse non creduta più che si convenisse, et così mi successe di levarmi di sotto a quella opinione, come più sommamente scrissi hiersera col corriere  di Milano.
 Per non lassar tutte queste genti della guardia di Roma in mano a Sforzi, feci pigliare una compagnia a Signorello [6], che per altro non è proportionata alla sua conditione, et in questo ho preso sicurtà di dirli, che Vostra Altezza se ne contentarà, poiché riguarda a servitio et sicureza mia come, bisognando, fariano altri capitani posti per il marchese di Riano [7]. Harò caro saper che Vostra Altezza l’approvi et habbia per bene.

 
6. Verosimilmente Signorello Signorelli, capitano al servizio della corte granducale.