Orazio Rucellai al cardinale Ferdinando de Medici [1]
18 ottobre 1585
Med. 5092, n° 86/2 (c. 214r), firma autografa
Allegata al n° 87 (cc. 215r-216v)
//c. 214r//
Traduttione d’un capitolo che scrive a me Horatio Rucellai monsignor de la Ciappella delli Orsini [1] con sua lettera de’ 17 di settembre 1585.
Voi non mi fate intendere con le Vostre lettere quel che io ho da fare per il negotio dello ambasciatore del Serenissimo Gran Duca di Toscana in suo servitio: io ne aspetterò avviso da voi prima che passare (sic) più oltre.
Traduttione d’ un capitolo d’altra lettera del detto monsignor de la Ciappella a me Horatio delli 24 di detto mese di settembre.
Io desidero grandemente sapere quello conviene che io faccia circa il proposito che passò fra voi, et me intorno ad uno ambasciatore qua del Serenissimo Gran Duca di Toscana; egli mi pare havere disposto le cose a buon cammino verso loro Maestà. Ma io non ardisco passare più oltre senza saper l’intentione di Sua Altezza Serenissima et dell’Illustrissimo signor cardinale de Medici.
Illustrissimo et Reverendissimo mio Signore et Patrone Colendissimo
Mando a Vostra Signoria Illustrissima le copie, o traduttioni di quanto mi ha scritto monsignor de la Ciappella con le due sue ultime lettere, secondo che Vostra Signoria Illustrissima mi ha comandato, et aspetterò di sentire se occorrerà al serenissimo Gran Duca comandarmi di scrivere qualche cosa in particolare al detto monsignor de la Ciappella.
Rispondendoli per hora solo, che ho fatto intendere il tutto a Vostra Signoria Illustrissima, et che essa si è presa la cura di avvertirne il Gran Duca. Nel resto chiara cosa è che la stagione corre in Francia molto oportuna per questo affare, non ostante lo accordo seguito fra Sua maestà et quei della lega.
Alli 18 di ottobre 1585
Di Vostra Signoria Illustrissima et Reverendissima
Devotissimo et Obligatissimo Servitore Horatio Rucellaj