Ferrata, Ercole [1]
Alla presenza di me notaio e testimoni infrascritti presente e personalmente costituito il sig. Ercole Ferrata figliolo del q Pietro del loco di Pelsotto nella valle d'Intellini dioc. di Como a me notaro benissimo conosciuto sano per l'Iddio gratia di mente, loquela, intelletto e di tutti l'altri sensi del corpo conoscendo non esservi cosa più certa della morte ne più incerta dell'hora d'essa attesa ancora la sua grave età ne volendo che le cose sue, facoltà acquistate con molti suoi stenti, e longhe fatighe restino esposte dopo la sua morte a discordie, e liti , e volendo provedere che d'esse facoltà acquistate come sopra nella sua professione di scultore ne rimanghino qualche memoria in benefitio publico massimamente della sua Patria a maggior gloria d'Iddio dal quale e dalla cui infinita misericordia humilmente riconosce tutto ciò , che egli ha, e quanto di talento ha hauto per congregare le suddette su facoltà perciò ha stimato espediente di fare il presente suo ultimo noncupativo testamento che per ragione civile dicesi senza scritti nel modo e forma che siegue cioè
Primieramente raccomanda la sua anima al S.re Iddio onnipotente , alla Beat.ma Vergine, alli Ss.ti Apostoli Pietro e Paolo, et a tutti li santi suoi Avvocati confidando sommamente nell'infinita pietà di Giesù Christo N.ro Redentore di poter ottenere il perdono de suoi peccati ed infine la sua eterna salvatione per li meriti di Giesù Christo, e quanto alla dispositione del suo corpo ordina et commanda che fatto cadavere sia seppellito quando egli muoia in Roma con quell'accompagnamento funebre ma modesto e conveniente al suo stato come parerà all'infrascritto essecutore testamentario nella Chiesa di San Carlo al Corso pregando li Ss.ri Deputati a degnarsi di darli un luogo nelli corritori sotterranei con quella memoria, e modo, che più parrà all'infrascritto suo essecutore alla cui dispositione in questo della mia sepoltura mi rimetto.
Item Che subito seguita la sua morte ordina che gli faccino celebrare nella detta Chiesa di San Carlo cinquanta messe per una sol volta con offitio de morti , e messa cantata nel primo giorno non impedito da festa doppia.
Item per ragione di legato ed in ogn'altro miglior modo lascia alla ven. Chiesa di San Luca in Campo Vaccino de Pittori scudi duecento m.ta per una sol volta con obligo di farli celebrare ogni primo lunedì del mese una messa da morti per lo spatio di dieci anni.
Item per ragione di legato ed in ogn'altro miglior modo lascia alla ven. Cappella di San Giuseppe nella Chiesa della Rotonda scudi cinquanta m.ta per una sol volta con obligo di farli cantare una messa da morti all'altare privileggiato in suffragio dell'anima sua.
Item per ragione di legato ed in ogn'altro miglior modo lascia alla ven. Chiesa de Santi Quattro, cioè all'Oratorio de scultori scudi cinquanta M.ta per una sol volta con obligo di farli celebrare una messa cantata a S.ta Maria Liberatrice.
Item per ragione di legato ed in ogn'altro miglior modo lascia scudi trenta m.ta per distribuirsi fra poveri della sua parrocchia di San Biaggio della Pagnotta ed alli più bisognosi per mano del Parocho di essa e secondo la sua prudenza e coscienza.
Item per ragione di legato ed in ogn'altro miglior modo lascia a Valeria serva attualmente e ogni volta che lo servirà nel tempo della sua morte e che si ritrovi e stia al suo servigio oltre l'abito di scorruccio scudi dieci per una sol volta.
Item per ragione di legato ed in ogn'altro miglior modo lascia a Marco Antonio Tiboni suo giovane in segno della sua fedeltà, ed amore scudi trenta m.ta per una sol volta.
Item per ragione di legato ed in ogn'altro miglior modo lascia al suo nipote figliolo di Antonio Castellaccio e di Thomassa sua sorella scudi cinquanta di m.ta per una sol volta.
Item per ragione di legato instituisce, sostituisce sovvenimento di dote ed in ogn'altro miglior modo lascia alla nipote sorella di suo nipote scudi cento m.ta del suo paese per sol volta tanto acciò la medesima possa più honestamente e decentemente maritarsi perché così … (sic)
Item per ragione di legato ed in ogn'altro miglior modo lascia a Carlo Andrea Baino suo nipote in caso però sia vivo al tempo della morte d'esso testatore sc. dieci m.ta per una sol volta però della m.ta come sopra del paese.
Item per ragione di legato ed in ogn'altro miglior modo lascia alla ven. Chiesa parrocchiale di Pelsotto Vall'Intellini dioc. di Como scudi venticinque m.ta romana per impiegarsi in servitio della sagrestia della medesima Chiesa secondo che parerà più espediente al curato di detto loco.
Item dichiara e notifica d'havere instituita l'anni trascorsi una Cappellania nella Chiesa della Madonna del fiume detta di Garello (?) di molta devotione nella Patria sotto la Chiesa parrocchiale suddetta di Pelsotto come consta dall'instrumento d'eretione rogato dal sig. Celso Mustone notaro l'anno in esso espresso al quale … (sic)
Alla quale cappellania intende di fondare ed aggiungere un legato perpetuo sopra il credito che ha contro diverse Communità della medesima Vall'Intellini come dalla nota seguente cioè dalla Communità di Lacima (?) lire seimila m.ta imperiale di Milano; dalla communità di San Fedele altre lire seimila di m.ta simile; dalla Communità di Pelsotto lire mille e doicento simili; dalla Communità di Laino lire mille trecento venti simili; dalle Communità di Ramponio, Scaria e Lancio (???) per le quartarole di deciime lire tremila e trecento, come e più specialmente consta dal libro mastro esistente presso il sig. Pietro Antonio Schiera curato di detta terra di Pelsotto altre volte maneggiato, e reggistrato dal rev. Andrea Alifolto (?) di già curato di Laino, con obligo di celebrarsi nella Chiesa parrocchiale di detto loco di Pelsotto due messe la settimana in quei giorni, che saranno di libertà, e non obligati per la Cappellania del q Simon Daria (?), e queste da celebrarsi dal medesimo cappellano che ha parimenti l'obligo di far scola in modo che sia unito questo mio legato alla detta Cappellania Daria dovendo le due messe celebrarsi con la dom. in licenza del curato pro tempore nell'hora più commoda al popolo avanti, o doppo la messa parrocchiale. E quando questa mia intentione non fosse adempita prima della mia morte ordina, commanda, e vuole [il notaio fa confusione tra la prima e la terza persona] che s'adempisca in virtù di questa sua ultima volontà et ciò in suffragio dell'anima sua, suoi progenitori ed antenati paterni, e materni.
Item lascia et per ragione di legato ed in ogn'altro miglior modo ordina che si distribuisca perpetuamente una dote di scudi venticinque m.ta della detta sua Patria ogni due anni ad una zitella povera, ed honesta della medesima terra di Pelsotto sua Patria volendo che si preferiscano quelle che saranno della sua cognatione e fameglia de Ferrata quantunque discendenti dal sangue o linea dell'infrascritto suo herede che assumerà il suo cognome, e successivamente della fameglia di mia sua madre di casa Marconi tanto di linea mascolina come feminina, et in caso che di queste non ve ne siano s'elegga qualsivoglia altra zitella povera ed honeste con preferirsi l'orfane e pupille et quelle che haveranno più pronta l'occasione di maritarsi, e l'elettione di detta zitella debba farsi con le circostanze suddette dal rev. Curato di detto luogho e dalli due offitiali della Communità in ogni miglior modo.
Item per ragione di legato istituisco, sostituisco et in ogn'altro miglior modo lascio a Lucia mia sorella sua vita naturale durante e non più scudi quaranta m.ta del paese annui del frutto della mia heredità e facoltà acquistate con la mia professione, oltre l'usufrutto de miei beni paterni esistenti in detto suo paese da pagarsi dal mio procuratore de i primi frutti che s'anderando riscotendo volendo che esso sia preferito ad ogn'altro legato o pagamento, con patto e conditione che habiti nella suddetta casa paterna sino che viverà perché così … (sic).
Item quanto al suo studio [3] de disegni, modelli, cere, e giessi, così pure di tutti gli stromenti, ed ogni sorte di ferri che servono in qualsivoglia modo per la sua professione intende di poterne disporre con qualche sua particolare erettione prima della sua morte, ma quando a Dio non piacesse, che ciò seguisse, ordina e commanda in virtù di questa sua ultima volontà, che se ne faccia ciò che parrà alla prudenza del suo essecutore testamentario di Roma infrascritto, al quale ricorda che l'essecutione quanto più si potrà del mio desiderio ed intentione, che detto studio con le cose ad esso annesse serva per beneficio della patria, o di quei giovani che potessero essere inclinati alla suddetta professione che venissero dalla medesima sua Patria in particolare preferendosi quelli che sono della casa d'esso testatore e più prossimi, e suoi congiunti e poi gl'altri della sua Patria, e terra ove è nato e poi della terra di Laino, Pelsopra, Lancio, Scaria, Rampogno, Verna e San Fedele a qual fine e mantenimento lascia l'intratenimento d'un giovane da eleggersi dalle suddette terre con l'intervento nell'elettione de loro curati respettivamente e da i due capi della terra [… buco nel foglio] i frutti delli quali … al suddetto giovane da eleggersi … attenda allo studio suddetto e viva honoratamente … altrimenti lo privo di questo mio legato pio et in tal caso voglio che si sostituisca in luogho di quello un altro di buoni talenti e migliori costumi e profitto nella professione eleggendo per la prima volta essecutore di questa sua volontà e legato pio l'infrascritto suo essecutore testamentario e doppo la sua morte elegge esso testatore in perpetuo la Congregazione segreta di San Carlo al Corso la quale ammetta chi conosca la qualità del detto giovane cioè che passi alli 14 anni e goda il medesimo beneficio per sei anni continui, i quali finiti si faccia nuova elettione dalle suddette terra nationali, e in caso che sia vacante la medesima piazza e posto, vadino i frutti del tempo vacante in benefitio dell'Hospedale nationale de Milanesi che sarà provvisto e non altrimenti perché così … (sic)
In tutti poi o singoli altri suoi beni tanto mobili, quanto stabili, ragioni, crediti, luoghi de monti, nomi de debitori, et attioni qualsivoglia ovunque posti e situati, e sotto qualsivoglia confine confinati ed ad esso testatore in qualunque modo spettanti ed appartenenti e che per l'avvenire potessero spettare e appartenere eccettuato nell'usufrutto de beni paterni da esso testatore lasciati alla detta Lucia sua sorella herede sua usufruttuaria vita naturale durante instituisce e vuole che sia come di propria bocca … Pietro Baino suo nipote … Caterina sua sorella con peso e conditione … li suddetti legati e pesi e scudi quaranta annui lasciati alla detta Lucia sua sorella vita natural durante, prohibendo espressamente a detto Pietro qualunque attione che potesse fare sotto qualsivoglia pretesto e cause de beni hereditari di esso testatore e doppo la sua morte heredi suoi proprietari istituisce, nomina e vuole che siano li maschi legitimi e naturali solamente de figli s'esso Pietro Baino suo nipote e figli de figli maschi de medesimi sempre in linea masculina in infinitum con obligo e conditione di non alienare come sopra sodisfare et adempiere la suddetta sua volontà e legati et assumere in loco il cognome et impresa della Casa d'esso testatore et habitino attualmente con il foco acceso nella casa paterna del medesimo testatore esistente nella detta terra di Pelsotto doppo però la morte di detta Lucia sorella d'esso testatore in quanto all'habitatione volendo che la medesima in ciò sia preferita ad ogni altro e morendo esso Pietro Baino suo nipote o cessando la linea masculina dei suoi figli e figli dei figli in infinitum in detto caso in sua heredità e beni adesso per all'hora e quando verrà il caso li sostituisce e vuole succedino come sopra di propria bocca ha nominato e nomina herede usufruttuario Primo Baino fratello di detto Pietrose pure sarrà vivo con le suddette prohibitioni… oblighi … e non altrimenti … ed in detto tempo o quando verrà il caso della mancanza della linea masculina di detto Pietro Baino suo nipote primo chiamato heredio generali, universali, particolari et proprietari nomina e vuole che siano come sopra di propria bocca ha nominato e nominali figli maschi legitimi e naturali solamente di detto Primo Baino fratello di detto Pietro Baino suo nipote primo chiamato e figli de figli maschi del medesimo Primo Baino per linea mascolina in infinitum escludendo sempre le figliole femine dell'uno e dell'altro de nipoti e figli de figli ed in evento e in qualunque tempo in infinitum cessasse o mancasse la linea mascolina di detti Pietro Baino e Primo Baino suoi nipoti , e loro figlioli maschi come sopra e detto di sopra in infinitum in tal caso in detta sua heredità sostituisce e vole succedi il più prossimo della fameglia et più congionto di consanguineità al detto testatore e suoi figli maschi e figli de figli sempre per linea mascolina in infinitum con li predetti pesi, conditioni, prohibitioni, oblighi, et espressioni come s'è detto di sopra et non altrimenti ne in altro modo perché così non solo in questo ma in ogn'altro più valido e miglior modo.
Essecutore di questa sua ultima volontà e procuratore delle cose di Roma solamente e in quello spettante per l'essecutione et adempimento … vuole che sia conformemnte prega voler essere il sig. Carlo Bartholomeo Piazza quale prega per l'antica amicitia e cordiale corrispondenza e per esser della medesima Patria a voler prendersi questa cura e briga per la confidenza che ha nella sua rettitudine e sincera fedeltà che non defrauderà la sua intentione assieme con il sig. Giovanni Battista Casella capo mastro scalpellino dando alli medesimi a questo (?) esso tutte e singole facoltà necessarie et opportune di fare intorno a questa mia ultima volontà ciò che stimerà spediente e d'utile alla suddetta mia heredità e facoltà di poter sostituire uno o più … la sua prudenza per suo aiuto in ciò che esso non potesse comodamente effettuare non solo in questo ma in ogni altro miglior modo.
E questo vuole che sia il mio ultimo testamento e la mia ultima volontà quale vuole che vaglia per ragione di testamento noncupativo senza scritti e se per tal ragione non valesse vaglia per ragione di codicilli o donatione per ragione di morte cassando ed annullando qualsivoglia altro codicillo o donatione che havesse sin hora fatti ancorché sotto qualsivoglia parole derogatorie di derogatorie alle derogatorie …