Il cardinale Ferdinando a Bartolomeo Concini [1]
Roma, 10 giugno 1569
Med. 5085, [già num. 83], c. 151r
Magnifico messer Bartolomeo amatissimo,
alla volontà et al bisogno mio resta pienamente supplito sempre che mi si conservi la gratia di quelli miei signori, i quali hora particolarmente hanno fatto tanto che, se non a pieno, al meno poco appresso vengono accommodate le cose mie dalla parte di qua. Al ritorno poi vedranno il tutto più minutamente dai libri, i quali assai bene chiariranno quel che ho detto più volte delle spese mie. Dell’animo et opera vostra son’io così certo che per effetti ancor contrarii difficilmente si mutaria il credere mio et bene vedresti quanto grata memoria io ne riserbi se si porgesse occasione d’honor o commodo vostro.
Intesi con molto piacere la liberatione di messer Antonio vostro per l’affettione che gl’ho portata sempre, per la quale et per l’amor che a voi tengo m’adoprarò a suo benefitio molto volentieri, come già ho detto a Monsignor Illustrissimo Pacecco, secondo che Sua Signoria Illustrissima mi accennerà. Con che resto pregandovi ogni contento.
Di Roma li x di giugno 1569.
Vostro Ferdinando cardinal de Medici.