Il cardinale Ferdinando a Giovanna d’Austria [1]
Roma, 20 gennaio 1570
Med. 5085, [già num. 99], c.193r.
Serenissima Signora mia osservandissima,
messer Afranio Buonvicinoa, dottore et gentil’homo di molte qualità, passando alla corte dell’imperatore m’ha fatto pregare da un cardinale molto mio signore ch’io li procurassi lettere di Vostra Altezza dirette a Sua Maestà Cesarea in raccomandatione di lui, di che, desiderando io sommamente che egli resti sodisfatto per la molta speranza che v’ha et per il merito suo, la supplico con queste poche righe che in gratia mia gliene sia cortese et si contenti che siano tali onde Sua Maestà conosca dovere esser con molto piacere di Vostra Altezza ogni honesto commodo che a questo gentil’homo si faccia sul respetto della sua raccomandatione, come sarà con molto obligo mio che eglib si parta sodisfatto dalla molta benignità di lei, a cui baso la mano, pregando continuo augumento di salute et prosperità.
Di Roma li xx di gennaro mdlxx.
Di Vostra Altezza affetionatissimo servitore Ferdinando cardinal de Medici.
a Nel testo buon’ vicino.
b Egli ms. interl. superiore su questo gentil’homo barrato.