Il cardinale Ferdinando al principe Francesco [1]
Roma, 21 aprile 1570
Med. 5085, [già num.] 120, c. 237r.
Hebbi la sua lettera et col mio barbieri, che se ne veniva a quella volta, le scrissi quanto ella harà visto con lettera di mio pugno, che fo conto sia tutto quel che n’habbia a passare fra noi fino al mio ritorno. Alli nove cardinali fu per opera mia aggiunto Santa Croce, il quale et vale assai, et in questo particularmente faticarà et vegliarà amorevolissimamente per servitio nostro. Quanto sia seguito dopo l’ultime, sendomi occorso di dirlo in risposta a Sua Altezza, non lo replicarò altrimenti a Vostra Eccellenza rimettendomi a quella medesima mia.
A favore di Raffaello della Vacchia m’adoprarò molto volentieri come gl’ho detto, dovendo l’opera mia a tutti li servitori di Vostra Eccellenza et a quelli particolarmente che ella mi raccomanda, come fa lui. Che è per fine, col quale gli baso la mano et le prego ogni contento.
Di Roma li xxi di aprile 1570.