Il cardinale Ferdinando al principe Francesco [1]
Roma, 5 maggio1570
Med. 5085, [già num. 124], c. 246r.
Di qua s’è proceduto, come si fa tuttavia nel parlare per la parte mia et de miei modestamente sopra questi motivi cesarei, ma non si può già tenere la malignità che forse de propri sogni non si fabbrichi occasioni di querele. Non di meno ho avvertito quelli che la mi nomina et gl’altri ancora a non sparlare et sarei per far dimostratione con chi de miei si partisse dall’ordine o dall’esempio mio. Intanto si darà fra hoggi et domani l’ultima mano alla risposta, che tutta mira all’honore di questa Sede et di casa nostra, con sodisfattione di Cesare, se si contentarà dell’honesto. Di questi ministri di Francia attignerò, come ho detto, quel ch’io possa, senza dar del mio se non generali, et secondo che di mano in mano andrò scoprendo il fine loro ne darò conto a Vostra Eccellenza, nella cui buona gratia fra tanto mi raccomando con pregarle ogni contento.
Di Roma li 5 di maggio 1570.