Il cardinal Ferdinando a Bartolomeo Concini [1]
Roma, 2 marzo 1571
Med. 5085, [già num. 173], c. 352r.
Magnifico mio amatissimo,
ho inteso quanto voi mi scrivete con la vostra et volentieri farei impresa di quella pieve di Santa Maria Novella per commodo di qualche creato mio et di vostro nipote principalmente, se mi paresse di potere senza ingiuria di quelli Guicciardini, gentil’homini tanto principali in cotesta città et anco miei amorevoli quanto sono. Però in cambio di ciò ringratio voi della solita amorevole memoria che havete mostrato delle cose mie in questa occasione et harò caro che il medesimo facciate con messer Filippo che così prontamente fosse corsoa nel parere vostro, dicendovi che per vostro nipote non doveranno mancare occasioni in che possa aiutarlo, come farò sempre con quella efficacia che debbo alle cose vostre. Et Nostro Signore Iddio vi conservi.
Di Roma li 2 di marzo mdlxxi.
Vostro Ferdinando cardinal de Medici.
a Nel ms. concorso, con- espunto.