Il cardinal Ferdinando a Giovanna d’Austria [1]
Roma, 5 maggio 1571
Med. 5085, [già num. 195], c. 410r.
Serenissima Signora mia osservandissima,
con la venuta di messer Piero Usimbardi, mio segretario. il quale viene a Firenze mandato da me per miei servitii, ho voluto visitar l’Altezza Vostra et (poiché non posso io, come vorrei, per me stesso rinfrescarle la mia servitù) farle con sì buona occasione sapere ch’io mi conservo il medesimo affetionatissimo servitore suo et desiderosissimo di servirle, sebene per lei non sta che non s’arrugginisca, comandandomi ella et esercitando questa mia voluntà molto più di rado ch’io non vorrei, come le sarà detto da lui, al quale la supplico che creda come a me stesso, et con ogni affetto le baso la mano.
Di Roma li v di maggio 1571.
Di Vostra Altezza affetionatissimo servitore
Ferdinando cardinale de Medici.