Il cardinal Ferdinando al granduca Cosimo I [1]
Roma, 20 maggio 1571
Med. 5085, [già num. 204], c. 419r.
Alli giorni passati ricevetti una lettera di Vostra Altezza per mano del signor Paolo la quale, non contenendo altro che raccomandarmi le cose sue, ho differito fino adesso a risponderle cercando intanto di sodisfarle più con gl’effetti che con le parole, sendo così tenuto non meno per l’obedienza ch’io devo a quel che mi viene commesso da lei, che per il grado et per l’affettione ch’io porto a lui. Però non mancarò d’abbracciare le cose sue et pigliarne protettione particolare.
Questo giorno, che siamo alli xx et a hore diciannove, non ostante le passate difficoltà, s’è conclusa la Lega, della quale se bene ce n’era quasi che la certezza fino a hiersera, non dimeno, perché non era sottoscritta, sì come s’è fatto poco fa, non ho voluto che si spedisca questo corriero fin che ci sia stato del tutto la chiareza, il che è stato con grandissimo contento di Sua Santità et di tutto l’universale. Quanto al particolare de capitoli contenuti in essa, ho inteso che è con le medesime conditioni che furono proposte da principio. Dio a tutto dia buono effetto, et le bacio le mani.
Di Roma li xx di maggio mdlxxi.