Il cardinale Ferdinando al granduca Francesco I [1]
Roma, 15 luglio 1585
Med. 5092, n° 62 (c. 154r), firma autografa
//c. 154r//
Non potendo per la medesima instanza fattamene altra volta non raccomandare di nuovo a Vostra Altezza Luigi Gaetano, la prego che in qualche per l’incluso memoriale vedrà desiderarsi intorno alla moderatione o commutatione della pena incorsa da lui, resti servita di riguardar con la sua benignità, favorendolo quanto la stimarà di più suo servitio in uno delli modi proposti, che gliene restarò obligato; et le bacio la mano.
Di Roma li xv di luglio M.D. LXXXV.
Med. 5092, n° 62/2 (c. 155r)
Allegata al n° 62 (c. 154r)
Illustrissimo et Reverendissimo signore
Fece gratia Vostra Signoria Illustrissima li giorni passati d’una lettera al serenissimo grana Duca, in favore di Luigi Gaetano fiorentino, già cavaliere della sacra religione di Santo Stephano, per la liberatione dalle Stinche e reintegratione de l’habito. Ma perché forse Sua Altezza Serenissima si renderà difficile in fare la gratia assolutamente supplica di nuovo Vostra Signoria Illustrissima a volerne favorire anco della seconda, in la qual si chiede minor gratia, cioè moderatione overo commutatione della poena, offerendosi, come quello che n’è atto e solito, a navigare per servitio della Religione per il tempo che parerà a Sua Altezza Serenissima nel qual servitio sperarebbe di portarsi talmente, che si renderebbe atto a conseguire anco maggiore gratia della restitutione de l’habito, et quando ciò non piaccia, mandarlo a confino dove più piacerà alla medesma Altezza Serenissima o terminarli anco ad un altr’anno il stare nelle medesme carcerj.