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Conferenza Generale, Roma (27/03/2014) Stampa contenuto

Cultura e società nell'età barocca

Roma, 27-29 Marzo 2014

 

Le domande di partecipazione (un titolo e un abstract di 300 parole, più un breve CV) devono essere inviate all'indirizzo [email protected], entro il 30 settembre 2013.

 

Alla fine di marzo del 2014 si terrà a Roma la Conferenza finale del progetto ENBaCH (European Network for Baroque Cultural Heritage), che è iniziato nel giugno del 2009 e si concluderà a fine maggio del 2014.

Oltre a coinvolgere gli otto diversi partner del progetto e a discutere insieme i risultati della ricerca di ciascuna unità, vorremmo che questa Conferenza fosse anche un momento di incontro per tutti quei gruppi o quei singoli studiosi che si occupano di età barocca sotto ogni possibile aspetto disciplinare, dalla storia politica a quella letteraria, da quella sociale a quella artistica, da quella della musica a quella della scienza.

La parola chiave dalla quale intendiamo muovere è quella della molteplicità: delle tematiche e degli approcci, come si è detto, ma anche delle nozioni stesse di società e cultura barocca. Non ci sembra utile, infatti, costringere la nozione di età barocca all'interno di una definizione troppo univoca e precisa.

Se negli ultimi anni si è rivista persino la nozione di Rinascimento, "mettendosi alle spalle vecchie tradizioni interpretative imperniate sul principio dell''equilibrio' e dell''armonia'" e prestando attenzione anche al suo "lato 'notturno', 'umbratile', 'oscuro'"[1], a maggior ragione parrebbe del tutto fuorviante la pretesa di dare una definizione incontrovertibile di Barocco.

Lo stesso tentativo di J.A. Maravall di risolvere la questione rinviando il Barocco alla sua matrice spazio-temporale e facendone la cultura tipica di un'epoca "d'instabilità nella vita sociale e individuale"[2] finisce con l'aprire più problemi di quanti non ne risolva. Le crisi economico-finanziarie, le guerre, le diseguaglianze sociali, la turbolenza economica, politica e sociale contraddistinguono infatti l'intera età moderna e non solo il XVII secolo.

Sappiamo inoltre che, a seconda delle discipline, le caratteristiche stilistiche e la stessa cronologia del Barocco sono soggette a grosse variazioni. Così, in una recente sintesi pubblicata per la Piccola Storia dell'Arte Einaudi, T. Montanari ritiene che si possa definire barocca solo quell'"arte figurativa che si sviluppa a Roma a partire dall'anno 1600 circa" e si ritrova altrove non in virtù di un generico "spirito del tempo", "ma grazie ai viaggi degli artisti, alla circolazione delle opere e della grafica e ad altri fenomeni storicamente accertabili […] non dimenticando che l'Europa colta del Seicento moltiplicò a dismisura i suoi canali di comunicazione".[3]

Nella storia della letteratura, perlomeno di quella italiana, la precoce identificazione del Barocco con il marinismo portò a un'altrettanto precoce condanna, tanto che il fenomeno parrebbe confinato alla prima metà del secolo e solo il Cannocchiale aristotelico di Tesauro (1670) o il Ritratto del sonetto e della canzone di Meninni (1677) consentirebbero di estenderlo alla seconda metà del Seicento[4], quando le arti figurative erano invece ancora pienamente dominate dalle figure "eroiche" dei padri fondatori[5]. Quanto alla storiografia letteraria di altri paesi europei, se già negli anni '20 l'idea di barocco aveva suscitato l'interesse di W. Benjamin, il suo libro sulle origini del dramma barocco tedesco[6] ricevette però una pessima accoglienza da parte degli ambienti accademici[7], e in Francia gli studiosi hanno a lungo totalmente ignorato la nozione di Barocco, che ha cominciato ad affermarsi solo in questo secondo dopoguerra[8].

Cosa intendiamo noi dunque per "Barocco"? Perché, nonostante tutto quello che si è detto, abbiamo privilegiato il termine tanto da inserirlo nel titolo del nostro progetto di ricerca?

Una prima ragione per utilizzarlo stava nella forza del suo richiamo retorico, e nella sua immediata, epidermica, contrapposizione a "Rinascimento", inteso proprio nella sua accezione stereotipata di momento fondativo della nozione di "individuo moderno", e con essa di "età moderna". Ponendo l'accento su un concetto tradizionalmente contrapposto a quello di ordine e di armonia, volevamo appunto indicare come l'Europa moderna fosse il frutto di un processo contorto e contraddittorio, non governato da alcun filo rosso, alcun percorso teleologico. Come non fosse nata sotto il dominio della linea retta ma di quella curva, dell'ellisse, della spirale. E di come la sua storia, al pari di quella dell'età barocca sia stata "intensamente drammatica proprio perché la contraddizione le è intrinseca e connaturata, vivendo di antinomie su cui non è ancora intervenuta alcuna dialettica capace, come sarà possibile con il Romanticismo, di conciliarle"[9].

Al tempo stesso ci sembrava che la nozione di Barocco fosse anche in grado di evocare quel gran movimento di uomini e cose cui accennava Montanari. La mobilità conquistava intellettuali e maestranze e metteva a loro disposizione nuovi strumenti di comunicazione, che andavano dagli scambi epistolari tipici della Repubblica delle lettere, alla circolazione relativamente più facile di manufatti, libri e opere grafiche in grado di diffondere la conoscenza delle ultime novità.

Su queste diverse forme di mobilità, in costante crescita, l'ENBaCH ha molto puntato. Alcune unità (Barcellona, Greifswald, Parigi, Roma, Teramo) hanno lavorato sugli spostamenti di artisti e letterati ma anche di viceré, diplomatici, medici, informatori o spie più o meno ufficiali. Altre (Dresda, Greifswald, Vienna) si sono concentrate sulla circolazione di manufatti e immagini di manufatti, eventualmente utilizzabili come modelli da maestranze diverse da quelle del luogo di origine. Altre ancora hanno privilegiato il piano della circolazione delle idee sia che fossero veicolate da libri sia, qualche volta, da persone in carne e ossa (Parigi, Roma, Teramo, Varsavia, Vienna). E ancora altre hanno lavorato sulla performatività e sulla circolazione di allestimenti cerimoniali o scenici, dai rituali religiosi alle messe in scena teatrali agli allestimenti effimeri alle esecuzioni musicali (Dresda, Roma, Teramo).

Di tutto questo intendiamo render conto attraverso l'organizzazione di panel paralleli su temi specifici, di cui si allega un programma del tutto provvisorio. Ma intendiamo anche, come si è già accennato, chiamare a raccolta tutti coloro che di questi temi si interessano, chiedendo loro di presentarci le loro ricerche e discutere insieme a noi del loro lavoro e del nostro.

[1] M. Ciliberto, Rinascimento e Controrinascimento, in Figure in chiaroscuro. Filosofia e storiografia nel Novecento, Roma, Storia e Letteratura, 2001, pp.185-205, p.189.

[2] J.A. Maravall, La cultura del Barocco, Bologna, Il Mulino, 1985, p.17.

[3] T. Montanari, Il Barocco, Torino, Einaudi, 2012, p. 12.

[4] E. Russo, Sul barocco letterario in Italia. Giudizi, revisioni, distinzioni, /en/from-the-universities/history-of-the-literary-.aspx

[5] T. Montanari, Il Barocco, cit., p.13.

[6] Ursprung des deutschen Trauerspiels, Berlin, Rowohlt, 1928 (tr. it. Torino, Einaudi, 1971).

[7] H. Stenzel, Remarques sur la genèse et les utilisations de la notion de « baroque » en Allemagne, /en/from-the-universities/history-of-the-literary-.aspx

[8] G. Catusse, Aux origines du « baroque littéraire » en France : 1935-1950. Aperçus historiographiques, /en/from-the-universities/history-of-the-literary-.aspx

[9] A. Battistini, Il Barocco, Roma, Salerno, 2000, p.8.

 

 

Programma provvisorio

 

Section 0 - What is "Baroque"?

  • Defining Baroque in art, music, literature, science, etc. history

Section 1 - Baroque bodies:

exemples:

  • Representing the body
  • Health and illness
  • War, injures and death

Section 2 - Diplomatic networks:

exemples:

  • The Spanish ambassadors between Rome, Naples and Madrid
  • The Imperial ambassadors between Rome and Vienna
  • Informal diplomacies: court physicians, informers and spies, religious dissidents

Section 3 - The baroque court:

exemples:

  • The viceroys in Naples
  • The popes in Rome
  • The small provincial courts in Spanish Italy
  • The circulation of courtly models
Section 4 - The Republic of letters:

exemples:

  • The networks of  scholars and scientists
  • European science between West and East
  • Polish poets and Italian influence

Section 5 - Artists on the move:

exemples:

  • The geographical movements of baroque artists
  • The circulation of pattern books and printed images of pictures, sculptures and architecture
  • The circulation of poetical texts and scores

Section 6 - Arts and sciences in translation:

exemples:

  • The circulation of themes from poetry to figurative arts to music and dramas
  • The circulation of issues from sciences to politics or viceversa

Section 7 - The circulation of  culture:

exemples:

  • Baroque piety
  • Popular festivals
  • Fashion and fashionable goods

Section 8 - Baroque performances:

exemples:

  • Theatres
  • Civic Pageantries
  • Civic and religious rituals

 

 

Le domande di partecipazione (un titolo e un abstract di 300 parole, più un breve CV) devono essere inviate all'indirizzo [email protected], entro il 30 settembre 2013.

 

 

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